L’IMPORTANZA DELL’APPROCCIO MENTALE
Se hai deciso di iniziare questo percorso, perché di percorso si tratta, dovresti già, in teoria, conoscere il tuo obiettivo.
Che sia quello di diventare un classico chitarrista da spiaggia, così da poterti divertire con gli amici di fronte ad un falò, o che sia quello di calcare i più grandi palcoscenici degli stadi, l’approccio mentale nei confronti del lavoro da svolgere, dovrà essere il medesimo.
Ovviamente la tipologia di lavoro e gli esercizi da svolgere ad un certo punto saranno necessariamente diversi, ma l’approccio mentale dovrà essere identico.
I passi da fare dovranno essere frutto di una progettualità ben chiara e non casuale.
Questo porterà frutti migliori.
Inoltre ne beneficerete anche in termini di velocità di apprendimento.
Potremmo paragonare il percorso che state per intraprendere a quello della progettazione e della successiva costruzione di una casa.
Una casa finita e consegnata, ovviamente, è il sogno di chiunque si appresti a costruirla.
Una casa già bella pronta, con le stanze piene di mobili, colorata ed abbellita con dei quadri e con decorazioni floreali ecc ecc.
Ma per arrivare a questo risultato ci vorrà molto tempo, impegno e, soprattutto, nessuno inizierebbe un progetto del genere recandosi, come prima cosa, dal fiorista a comprare i fiori o all’Ikea a comprare i mobili.
La prima cosa che si dovrà, invece, fare, una volta progettata la casa, sarà quella di costruire FONDAMENTA SOLIDE e successivamente le MURA PORTANTI.
Da un lato estetico sicuramente le cose meno piacevoli alla vista.
Sicuramente, però, le più importanti.
Uno dei pericoli maggiori, soprattutto all’inizio, sarà sicuramente quello di cadere nella tentazione di saltare alcuni passaggi.
Passaggi che potrebbero risultare noiosi ma sulla cui utilità non si potrà transigere.
Dovrai immaginare questo percorso come se fosse uno di quei vecchi giochi che trovavamo nei bar, quelli che ci permettevano di andare avanti nel gioco solo al superamento di un livello sempre più alto.
Si provava e si riprovava finché, finalmente, non si otteneva il risultato voluto.
Ma finché non ci si riusciva non si poteva andare al livello successivo.
Tutto questo richiede disciplina.
UN METODO PERTANTO SARÁ INDISPENSABILE
Dovrai avere la consapevolezza che gran parte del lavoro deriva dalla MENTE.
La capacità di eseguire un brano deriva dalla mente.
La velocità di esecuzione deriva dalla mente.
La capacità di rimanere concentrati deriva dalla mente.
Pertanto gran parte del lavoro dovrà essere “mentale”.
Ogni volta che le nostre dita eseguono un movimento lo devono fare con consapevolezza.
Dovrai sapere perché eseguire un movimento in una maniera invece che in un altra è giusto ma anche perché eseguire un movimento in un altra maniera è sbagliato.
Così facendo riuscirai a raggiungere risultati qualitativi molto più velocemente.
Ho accennato alla curiosità..
Come in tutte le cose questo ingrediente è uno di quelli che fa veramente la differenza.
La curiosità ci porta a voler approfondire un argomento e questo è un altro dei segreti di un buon apprendimento.
La TEORIA MUSICALE in questo senso non dovrai mai sottovalutarla dato che sarà ciò che darà un senso a tutto ciò che farai sotto il punto di vista pratico.
E parlando nello specifico di livello pratico, le mura portanti di un qualsiasi brano musicale saranno la sezione ritmica e l’armonia.
Le fondamenta per un apprendimento di base sono le seguenti:
1 – Gli ACCORDI.
Dovrai imparare a memoria la forma dei vari diagrammi degli ACCORDI presenti nel brano.
2 – La sezione ritmica, lo dice il nome, riguarderà il tempo e il ritmo della canzone. Dovrai esercitarti in maniera assidua per acquisire il ritmo della canzone e riuscire ad eseguirlo correttamente e con sicurezza (farlo diventare parte di te).
3 – La coordinazione e la fluidità dei passaggi tra i vari accordi sarà componente fondamentale affinché il brano possa essere eseguito correttamente.
Dovrai, perciò, esercitarti in tal senso con esercizi di CAMBIO DEGLI ACCORDI.
4 – Conoscenza del brano.
E’ innegabile che conoscere il brano in tutte le sue parti sarà un vantaggio enorme nell’apprendimento dello stesso.
5 – Memoria e concentrazione.
La struttura di molti brani che vedremo all’inizio sarà molto semplice. Un giro armonico e pochi accordi.
Ma per chi è alle prime armi, anche questo, potrebbe rivelarsi un problema.
Esercitare la memoria, a partire anche da brani semplici e, soprattutto, imparare a rimanere concentrati sarà assolutamente indispensabile per ottenere buoni risultati in breve tempo.
Tra tutti gli ostacoli che ti potranno frenare dall’imparare a suonare bene, ritengo quello della perdita della concentrazione, il più pericoloso.
Superare questi passaggi ti permetterà di suonare la canzone senza problemi. Ma per farlo dovrai lavorare con una logica ben precisa dettata dal metodo che ti spiegherò nelle lezioni successive, senza lasciarti tentare da personalizzazioni spesso frutto di valutazioni errate di ciò che secondo te sarebbe meglio fare.
Riguardo agli esercizi che ti troverai davanti, dovrai capire bene le funzioni primarie di ognuno di essi nonché quelle secondarie.
Tenendo ben presente che quella primaria dovrà essere quella in primo piano, quella su cui ti dovrai concentrare, mentre quelle secondarie serviranno a dare solo miglioramenti “di riflesso”.
Ma affronteremo questo concetto molto spesso nelle prossime lezioni.
- Non dovrai adagiarti sugli allori.
Potrà capitare che un esercizio ti riesca correttamente dopo pochi minuti.
In tal caso non fare l’errore di pensare di averlo già acquisito e pertanto di smettere di eseguirlo. - Nel percorso di apprendimento ci saranno esercizi facili ed esercizi difficili.
Se ti accorgerai di avere la tendenza di considerare quelli difficili come esercizi “antipatici” da evitare e, al contrario di guardare con simpatia a quelli facili, che farai, in tal caso, più volentieri, dato che ti daranno più soddisfazione, sappi che stai commettendo uno dei peggiori errori possibili.
Ciò che dovresti fare, invece, sarebbe di tenere l’atteggiamento esattamente opposto e vedere l’esercizio difficile con più simpatia.
Sarà quello, infatti, che ti permetterà di migliorare più velocemente e che, pertanto, ti permetterà di ottenere risultati più veloci e qualitativi.
Immagina di dedicare allo studio un’ora di tempo.
Chiediti se al termine dell’ora riusciresti ad ottenere risultati migliori dedicando più tempo all’esercizio facile o a quello più difficile.
La risposta credo sia abbastanza scontata. - Non dare bado alle tue dita.
Spesso, soprattutto all’inizio del tuo percorso chitarristico, i movimenti che dovranno eseguire non saranno quelli che normalmente sono abituate a fare e tenderanno a fare automaticamente movimenti che potreste erroneamente essere portati a considerare corretti.
Ma questo accadrà solamente perché, soprattutto se siete alle prime armi, nella loro vita le dita si sono abituate ad eseguire movimenti tutt’altro che chitarristici.
E questi nuovi movimenti, richiederanno una coordinazione particolare, una capacità che solo la disciplina imposta dal loro “capo” e cioè la tua mente, potrà fargli acquisire.
In caso contrario potresti trascinare nel tempo difetti di impostazione che ti impediranno di raggiungere risultati ottimali. - Infine uno degli errori più gravi che potresti fare, forse il peggiore di tutti, sarà quello di considerare il fatto di “SBAGLIARE” come un fattore negativo.
Lo sbaglio è una condizione naturale ed involontaria dell’essere umano.
Soprattutto di chi sta imparando una cosa per lui nuova
Abbattersi per i numerosi ed inevitabili sbagli in cui ti imbatterai sarebbe inutile.
Ma ancor peggio sarebbe cercare di nascondere lo sbaglio o vergognarsi di sbagliare.
Accetta il prima possibile l’idea che lo sbaglio sarà inevitabile. Che sbaglierai di continuo.
Ma che sarà proprio lo sbaglio l’incentivo che ti porterà ad esercitarti ancor di più.
Non farti scoraggiare dagli sbagli ma affrontali con decisione e lavoro ed alla fine ti ritroverai a ringraziare persino tutti gli sbagli che avrai fatto.
Quando sarai un ottimo chitarrista li ricorderai quasi con affetto, conscio del loro non indifferente ruolo nella vostra crescita.
Perché solo un insieme di molteplici sbagli vi potrà far diventare grandi musicisti.
E con questo ti auguro buon lavoro!!!
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